15 novembre 2012
Eppur si muove
Un genio: è così che possiamo definire Enrico Cirio. Qualche altro artigiano avrebbe affermato: “Un gioiello deve essere più bello sotto che sopra”? Basti osservare il retro di qualunque sua creazione per restare sbalorditi dalla precisione di ogni dettaglio, anche quelli nascosti. D'altronde, i frutti dell'ingegnosità del maestro erano talmente perfetti da far convivere tecnicismo e bellezza. Diversamente dall'assolutizzazione dell'aspetto estetico che oggi imperversa nel campo artistico, Enrico Cirio fu infatti capace, fin dagli esordi, di coniugare aspetto tecnico ed estetica. Questo non sarebbe stato possibile senza i suoi studi nel campo aeronautico, così come non sarebbero stati possibili quei sbalorditivi giochi meccanici che contraddistinguono alcuni suoi pezzi: ne è emblema il delfino dotato di pinne, becco e coda movibili, all'interno del quale è racchiusa una perla del Mississipi, estraibile. Tradizione ed evoluzione formale ancora una volta uniti per raggiungere la perfezione.